Vicenza – Lecce 1-2: riscatto immediato
3 min readVICENZA (art. di Gavino Coradduzza)
A Pettinari si può e si deve perdonare quasi tutto : anche la palla gol capitatagli tra i piedi (5°) e da lui sospinta senza la dovuta “cattiveria” verso la rete sguarnita ; una legnata ben assestata avrebbe reso vano il salvataggio sulla linea di porta. La partita si snoda a ritmo abbastanza sostenuto anche se non così tanto sostenuto da giustificare diversi svarioni in appoggio o in disimpegno con la firma dell’una e dell’altra formazione. Il primo quarto di partita dice di un Vicenza più intraprendente; orientato con una certa decisione verso il conseguimento del risultato pieno, mentre i giallorossi procedono con cautela, quasi in attesa che maturino i tempi giusto per colpire. E intanto il Vicenza si insedia per lunghi tratti nella metà campo di Majer e soci fiutando l’opportunità di colpire questo Lecce un po’ timido e un po’ confusionario e che , almeno per ora , fa affidamento sulla inconsistenza offensiva dei veneti e sulla consolidata bravura di Gabriel. Se la cavano con la consueta applicazione gli uomini delle corsie esterne (Gallo e Maggio ) ed i due centrali ( Lucioni e Maccariello) , mentre il centrocampo, pur non commettendo gravi peccati, organizza soltanto poche cose a beneficio di Pettinari e Coda , e ciò che organizza sconta in una certa misura la carenza di precisione e fantasia : si inventa poco ! Lo zero a zero non muta al termine di un primo tempo che per certi versi non è stato nè carne nè pesce, e che si spera venga riscattato da una ripresa all’altezza delle premesse e delle promesse. Come sperato, la ripresa inizia bene, direi benissimo :
così come era accaduto ,come citato in avvio di commento, al 5° del primo tempo, Pettinari dispone anche in questa circostanza di una palla questa volta di gran lunga meno facile di quella allora sprecata; e qui è davvero bravo ad anticipare il suo controllore deviando la palla in rete. Gol non facile e soprattutto LIBERTORIO ed importante . L’azione che frutta il gol del pareggio agli uomini di Mimmo Di Carlo è lineare; ariosa, precisa, ma anche blandamente arginata dai giallorossi nel suo sviluppo ; quella di Jiallow non è propriamente una rasoiata da far paura, ma coglie Gabriel in posizione lievemente avanzata rispetto alla linea di porta e così la parabola finisce in fondo al sacco. Se al Lecce lasci spazio . . . . paghi dazio ! Dopo una manciata di minuti, puntuale, mentre il Vicenza annusa la possibilità dei tre punti e attacca a pieno organico, la palla in uscita disegna uno scambio preciso tra Pettinari e Coda; chiamato in causa ai sedici metri, Handerson sfodera un destro millimetrico che si infila a fil di palo. Questa è la gara; poi c’è la classifica su cui , ovviamente, incidono anche gli altri risultati ; i conti dicono dunque che la Spal si è chiamata fuori causa suicidio interno. che ‘Empoli continua a trottare per conto proprio e che Monza e Salernitana (tra le mura amiche) reggono il passo dei giallorossi; ma è trascorsa ancora una giornata delle poche che ancora rimangono. . . . . . .!