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Monza – Lecce 1-0. Dal secondo al quarto posto!

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MONZA (art. di Giovanni De Leonardis)

Monza e Lecce si affrontano con stati d’animo differenti. I brianzoli per dare continuità all’esaltante vittoria di Salerno, il Lecce per scacciare le streghe dopo il KO interno con il Cittadella.

Giallorossi (oggi in maglia bianca) che devono rinunciare all’acciaccato Pettinari e allo squalificato Majer, dentro quindi Tachtsidis e Stepinski nel consueto 4-3-1-2 di Corini.
In difesa preferito Dermaku a Meccariello.
Brocchi risponde con il 3-5-2 senza Balotelli che parte dalla panchina.

La posta in palio é altissima, ci si gioca la concreta probabilità di promozione diretta, e in effetti le squadre scendono in campo piuttosto guardinghe, evitando di concedere spazi ai pericolosi attacchi avversi.

Il primo acuto è del Lecce con Henderson che calcia di esterno destro angolato ma debole, Di Gregorio para senza problemi.
La partita scorre senza sussulti, con squadre bloccate più dalla paura di perdere che dalla voglia di vincere.
Al minuto 20 Colpani raccoglie in area un traversone proveniente da destra ma conclude alto. Due minuti dopo Coda si destreggia bene in area avversaria ma il suo tiro, piuttosto centrale, viene respinto da Di Gregorio. Devono trascorrere altri tredici minuti di gioco a centrocampo per annotare un colpo di testa di Maggio su cross di Gallo con palla colpita non benissimo che si spegne sul fondo.
Neanche la notizia del vantaggio della Salernitana a Pordenone scuote le squadre e sembra che la prima frazione di gioco sia destinata allo 0-0. Dermaku però al minuto 41 commette un fallo ingenuo a circa 25 metri dalla porta difesa da Gabriel. Sulla palla si presenta Barberis che decide la partita calciando direttamente all’incrocio dei pali opposto a Gabriel: un eurogol. Monza in vantaggio e Lecce, al momento, quarto in classifica.
Allo scadere dell’unico minuto di recupero un violento tiro di Dermaku, dopo che la palla era stata ribattuta dalla difesa del Monza a seguito di tiro di Coda, termina di poco fuori.
Al rientro dagli spogliatoi si rivede Mancosu al posto di Tachtsidis. Il neoentrato va fare il trequartista con Hjulmand regista davanti alla difesa. Il cambio velocizza la manovra del Lecce che adesso avanza il baricentro della manovra. Ovviamente si concede qualcosa agli avversari che hanno due buone occasioni per raddoppiare; la prima con Boateng che (minuto 52) abbastanza libero da marcature, controlla la palla e, due passi dentro l’area di rigore, calcia di poco alto sulla traversa. La seconda due minuti dopo: Carlos Alberto in diagonale calcia di poco fuori. Saranno gli ultimi acuti del Monza.
Poco prima della mezz’ora Corini ridisegna il Lecce: dentro Meccariello e Nikolov per Dermaku e Henderson.
Da questo momento si vede un altro Lecce. La manovra é più veloce, si prende possesso del gioco e si relega il Monza nella propria metà campo. Al 61.esimo Stempinski di testa tira fuori su cross di Maggio. Passano due minuti ed il Lecce spreca una palla gol con Nikolov che, raccogliendo un traversone di Bjorkengren, a due metri dalla linea di porta colpisce debolmente e consente la respinta di Paletta. Ancora due minuti ed altra palla gol per i giallorossi: Mancosu smarcato a centro area tira ma non riesce a dare angolo e Di Gregorio para.
Al 67.esimo entrano per i brianzoli Balotelli e Armellino (guarda chi si vede!) per Boateng e Colpani. Neanche 30 secondi dall’ingresso e Balotelli si fa ammonire per uno stupido quanto inutile fallo su Lucioni, reo di averlo anticipato. Gli anni passano, ma chi nasce tondo non può morire quadrato!
A poco meno di una quarto d’ora dal novantesimo il Lecce vede infrangere sul palo le speranze di raddrizzare la partita. Hjulmand riceve da calcio d’angolo, stacca benissimo ma la sua incornata colpisce i legni.
A nulla servono gli ingressi di Rodriguez per Stepinski e di Yalcin per Bjorkengren, il forcing finale del Lecce non produce occasioni e dopo cinque minuti di recupero l’arbitro Mariano pone fine alla contesa.
Seconda sconfitta consecutiva, la terza nelle ultime quattro partite, fa precipitare il Lecce dal secondo al quarto posto, complice la concomitante vittoria della Salernitana. Parlare di promozione diretta diventa difficile, anche se ci sono due partite da giocare. Forse, più che parlare, sarebbe più opportuno meditare.

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