Don Marcello riabbraccia i suoi fedeli
2 min readMONTERONI (art. di Anna Rita Favale)
Don Marcello Semeraro, dopo la nomina a Cardinale, è venuto nella sua amata Monteroni ad abbracciare il suo popolo e la sua terra.
Dopo essere stato accolto nel Palazzo di Città dal Sindaco e dall’intero Consiglio Comunale, il Cardinale Semeraro, accompagnato dal Vescovo di Lecce mons. Michele Seccia, dall’Arciprete di Monteroni, don Giuseppe Spedicato, dal cancelliere mons. Giancarlo Polito e dai sacerdoti della città ha celebrato e ringraziato insieme al suo popolo Papa Bergoglio per il dono che le ha fatto nominandolo Prefetto della Congregazione della cause dei Santi e, successivamente, Cardinale di Santa Romana Chiesa.
Gioia, trepidazione e tanta emozione sul volto del Cardinale (per noi suoi concittadini sarà sempre “don Marcello”) e dei fedeli che hanno partecipato alla Santa Messa. Un grande dono per la Chiesa di Lecce e non solo.
Marcello Semeraro nato a Monteroni di Lecce il 22 dicembre 1947 e formatosi presso il locale Seminario Diocesano e poi presso il Pontificio Seminario Regionale Pio XI di Molfetta, fu ordinato sacerdote dal vescovo Francesco Minerva l’8 settembre 1971. Vicerettore del Seminario di Lecce e, successivamente, di quello Regionale pugliese, ricoprì i ruoli di Vicario Episcopale per il Laicato e per il Sinodo diocesano nell’Arcidiocesi di origine. Conseguiti i gradi accademici di licenza e dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense, è stato a lungo docente di ecclesiologia presso il medesimo ateneo romano.
il 25 luglio 1998, quando fu nominato vescovo di Oria (Br) da Giovanni Paolo II. In quella veste partecipò nel 2001 alla X Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi. Nominato nel 2009 da Benedetto XVI membro della Congregazione delle Cause dei Santi, Semeraro, che è fra l’altro consultore della Congregazione delle Chiese orientali, componente del Dicastero per la Comunicazione, Amministratore apostolico dell’abbazia di Santa Maria di Grottaferrata e Presidente del consiglio di Avvenire.
Il nuovo Prefetto ha affidato a Paolo VI il suo mandato, tant’è che il suo primo gesto come neo-cardinale è stato quello di pregare sulla tomba del Santo, nelle Grotte Vaticane.
Auguri Eminenza e ad maiora!