La WEB TV del Salento

Lecce – Sampdoria 1-2. Tre calci di rigore e tre punti alla Samp

2 min read

LECCE (art. Gavino Coradduzza)

Il Lecce ci  ha provato in tutti i modi , specie nel finale di ripresa, attingendo all’ormai esausto serbatoio di energie e  con encomiabile dedizione; ma i tre punti li porta via la squadra di Ranieri.      

La difesa a cinque che a Torino, fino a che a cinque è rimasta, si era disimpegnata egregiamente, viene riproposta da Liverani che , per le note contingenze di organico si deve inventare Donati, Maccariello, Paz, Calderoni e Rispoli. Cambia anche il centrocampo con l’impiego di Barak e Petriccione in panchina. Attacco vero e proprio non ce n’è, e allora si prova con Saponara e Falco che attaccanti non sono e devono inventarsi come prima e seconda punta. L’avvio è abbastanza soft anche perchè la serie di partite disputate con il gran caldo a ridosso una dell’altra, non suggerisce di partire ventre a terra. Donati avrebbe sul destro (8°) un ghiotto pallone ma ne esce un destro “maldestro”. La Samp si guarda bene dal catapultarsi scriteriatamente in avanti, lo zero a zero le andrebbe anche bene, e quindi si limita ad affollare la zona centrale affidando al solo Bonazzoli la speranza del colpaccio; la fluidità della manovra stenta dunque  a manifestarsi !  Che dalla panchina si agiti Liverani è cosa normale ed abituale, ma se lo fa anche il compassato Ranieri significa che i due allenatori si aspettano qualcosa di più intenso dalla  interpretazione offerta dalle due squadre.  L’arbitro Rocchi è in posizione felicissima quando , al 38°, Tachtsidis va in contrasto e procura un calcio di rigore; per Rocchi  è tutto chiaro, non c’è bisogno di consultare il VAR. Gabriel è bravo ad intuire e toccare la palla calciata dagli undici metri, ma è anche sfortunato quando questa, carica di effetto , rotola nel sacco.  Il vantaggio tranquillizza la Samp che ora gioca con maggior disinvoltura e precisione; il Lecce sfodera il carattere, la voglia di non arrendersi, ma senza procurare  grossi fastidi alla porta di Aguero.  Fuori Meccariello e dentro Babacar; fuori Tachtsidis per Petriccione; Ranieri richiama Bonazzoli preferendogli Gabbiadini.     Così come in occasione del primo calcio di rigore, Rocchi non ha alcuna esitazioni nell’assegnarne ancora uno  per un falloso contrasto ai danni di Saponara: Mancosu è il solito implacabile giustiziere e si ritorna in parità. Affrancato dal compito di fare la punta pura (ora c’è Babacar) Falco si riappropria delle sue serpentine trasformandosi anche in ottimo suggeritore. E’ tutto il Lecce a dimostrarsi rinfrancato e tonico; si impossessa del pallino del gioco e per lunghi tratti amministra la partita, a metà ripresa esce Falco per Farias: partito con zero punte, il Lecce ne schiera ora due : una mezza rivoluzione !    Terzo calcio di rigore al 73°; anche questo assegnato con perentoria decisione dal Sig. Rocchi e la Samp si riporta in vantaggio.    L’assalto finale del Lecce è commovente; pressing a tutto campo a bruciare le ultime stille di sudore e gli avanzi di energia, ma il pari non lo si raggiunge.
I tre punti vanno alla Sampdoria !

Lascia un commento