Nuovi appuntamenti per i 40 anni di Astragali Teatro a Lecce e San Cesario
6 min readProsegue il programma di “Teatri a sud. Astragali 40 anni di teatro“, sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Puglia(Custodiamo la cultura in Puglia 2021 – Soggetti FUS). Per celebrare i 40 anni della compagnia salentina, fino a febbraio (tra la propria storica sede e il Teatro Paisiello a Lecce e la Distilleria De Giorgi a San Cesario di Lecce), si alterneranno spettacoli, laboratori, concerti, seminari, una sezione di teatro ragazzi. La quarta edizione del Premio Teatrale Marcello Primiceri, dedicato alla memoria del fondatore della compagnia, regista e giornalista, prematuramente scomparso nel 1987 in un incidente stradale, che ha visto la partecipazione di oltre 120 proposte provenienti da tutta Italia, è stato assegnato a “CA/1000” della Compagnia Estudio & Piccola Città Teatro.
Venerdì 12 novembre (ore 20:30 – ingresso gratuito) nella sede di via Giuseppe Candido a Lecce appuntamento con la Festa per celebrare questi primi 40 anni di teatro e ricerca. Durante la serata in scena “Fimmene!“, ultima produzione tra teatro e musica firmata dal direttore artistico Fabio Tolledi e da Anna Cinzia Villani. “Fimmene!” nasce da una lunga ricerca sui canti popolari salentini condotta dalla cantante, ricercatrice e musicista in scena con Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, Matteo Mele e Samuele Zecca, in particolare su canti di donne e che parlano delle donne: canti di lavoro e d’amore, canti di nostalgia, canti di lotta e desiderio. Da questi canti, trovano ispirazione i testi poetici scritti da Fabio Tolledi. Le parole si intrecciano sonoramente alle melodie dei canti che parlano di antichi gesti, della voce che forte trascorre sulla terra e va verso il cielo, verso il mare. Canti polivocali, canti per più voci che portano con sé racconti, aneddoti, visioni di un mondo forse più vicino ai suoi gesti. Un affresco su come le donne vengano raccontate nei canti del nostro patrimonio culturale, e su come esse stesse si raccontino attraverso il canto. Voci di donne che cantano la parola con coraggio ed ironia e che cambiano, attraversando i tempi. Il percorso di ricerca di Anna Cinzia Villani è mosso da profondo interesse per la memoria sonora e corpo-rea del proprio territorio, che ha condizionato tutte le sue scelte artistiche, volte a divulgare e salvaguardare caratteristiche e sfumature che in un’epoca di omologazione culturale andrebbero certamente perdute. Già negli anni ’90, mentre collaborava con gruppi storici come il Canzoniere Grecanico Salentino, incontrava abitualmente gli “alberi di canto”, quelle persone che, se pungolate con la giusta dose di pazienza e amorevolezza, possono trasmettere tradizione e capacità di improvvisazione del canto, del suono e del ballo. Nel corso degli anni ha suonato con numerose formazioni, esibendosi in molti festival e rassegne. Oltre a tante collaborazioni artistiche e discografiche, ha pubblicato i cd “Ninnamorella” (AnimaMu-ndi/Afq, 2008) e “Fimmana, mare e focu!” (AnimaMundi, 2012).
Sabato 13 novembre (ore 17:30 – ingresso 3 euro), per la rassegna di Teatro ragazzi, la Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce ospita “Il meraviglioso viaggio di Ulisse“, uno spettacolo di teatro d’ombre e racconto d’attore del Teatro Le Giravolte con Renato Grilli, Amelia Sielo e Francesco Ferramosca. Motivo conduttore del poema e dello spettacolo è il viaggio. La storia di Ulisse e del suo meraviglioso viaggio di ritorno alla sua amata isola di “Itaca” ricca di avventure e sorprese. E il tema del viaggio da sempre affascina adulti e bambini, perché nasconde il senso dell’avventura, della ricerca dello sconosciuto, del nuovo e del temuto. Il cammino che si compie alla ricerca della propria identità, è un vero viaggio, durante il quale si fanno incontri, si instaurano relazioni, si raccoglie, si guarda, ci si stupisce e si fanno esperienze nuove, ma soprattutto è un viaggio nel quale, la cosa che più conta, non è tanto l’arrivare, ma l’andare. La storia di Ulisse e del suo viaggio di ritorno verso Itaca, una storia che rappresenta, metaforicamente, il processo di crescita di ciascun essere umano. Ma chi è veramente Ulisse? Perché le sue avventure affascinano adulti e bambini? Ulisse è un eroe multiforme, affascinante, simpatico, sempre alla ricerca di qualcosa. È curioso e astuto. Ha imparato a sue spese, che la curiosità può essere pericolosa. Il poema omerico viene portato in scena in un adattamento per tutte le età, dinamico e coinvolgente, una versione teatrale, pur fedele alla storia con sorprese scenografiche in un connubio fra tecnica del teatro delle ombre e racconto d’attore rendendo unica la raffigurazione degli avvenimenti narrati nell’opera.
Domenica 14 novembre (ore 20:30 – ingresso gratuito) sempre alla Distilleria De Giorgi appuntamento con “Se Potessi Volare” di Terrammare Teatro per la regia di Marc van den Velden, testo di Lotte Faarup con Silvia Civilla e Valerio Tambone e le musiche eseguite dal vivo dal fisarmonicista Rocco Nigro. Scoprire da dove si viene, trovare la propria identità e conoscere la propria eredità. La storia che viene narrata è quella autentica di un uomo nato nel Salento e poi emigrato; una vita tra il nord e il sud; una famiglia, delusioni, incertezze, guerra, malattia, amore. L’uomo ha la parola per raccontare, per trasmettere memoria. Siamo anelli di una catena di generazioni che non devono dimenticare. Come sopravvivere in un mondo che non ha rispetto verso l’altro e diventare un passaggio tra le generazioni e trasmettere amore. Camminava con una gamba sola, ma voleva sfidare il mondo, lui avrebbe voluto volare e forse alla fine ci è anche riuscito.
Martedì 16 novembre (ore 20:30 – ingresso 5 euro) Astragali Teatro accoglie “Canto d’Orfeo“, coproduzione firmata dalla compagnia leccese e Diaghilev. Un intreccio affascinante sul profondo legame tra musica e poesia con Mauro Tre (piano), Marco Girardo (batteria), Stefano Rielli (contrabbasso) e la voce di Roberta Quarta e Fabio Tolledi. Legame antico, sotterraneo e mai abbastanza esplorato. A partire dagli anni ’50 del secolo scorso molti poeti si sono misurati con questa modalità sempre attuale. Pasolini, Fortini, Calvino, Sanguineti, hanno fornito le parole a cui compositori importanti come Fiorenzo Carpi, Pietro Umiliani, Carlo Rustichelli hanno dato la musica. Il mondo della canzone pop ha, dal canto suo, immediatamente aderito con interpreti e autori del calibro di Domenico Modugno, Sergio Endrigo, Fabrizio De André, Enzo Jannacci. Questo percorso ha trovato ancora più forza nella pratica del teatro canzone, partendo dalla nascita del cabaret italiano. Dall’esperienza di Canta Cronache al teatro di Dario Fo, dalla ricerca del Canzoniere Italiano al lavoro di revival del folklore italiano che ancora oggi determina – anche nel territorio salentino – una forma vivace di ricerca e di esplorazione poetica. Non ultimo è da segnare la ricerca del sound del jazz italiano, che ha trovato in questo ambito una vitalità straordinaria ed un ulteriore terreno di sviluppo.
Mercoledì 17 novembre (ore 20:30 – ingresso 6 euro – prenotazione obbligatoria – 3346572108 – 3891454215) sempre ad Astragali in scena “Mucchio!”, liberamente ispirato ad uno dei maggiori lavori teatrali di Samuel Beckett “Fin de partie”. Una coproduzione Therasiailgaragedellearti e Astragali Teatro diretta da Davide Morgagni sul palco con Rocco Cacciatore (assistente alla regia Valentina Sciurti, assistente di scena Rosanna Galiani, assistenza tecnica Agnese Pepe). Come nel testo beckettiano, dei sopravvissuti di una non definita catastrofe, delle figure “animate” giocano la loro pièce rinchiusi, barricati in quello che pare un angusto spazio teatrale, non ancora rassegnati della fine del mondo che li circonda. È un finale di spettacolo, la fine della rappresentazione. Si gioca, per mera ripetizione senza concetto, nel tentativo sempre vanificato di uscire dallo stallo. O forse per finire di perdere. Non c’è più dialettica, le parole amplificate avanzano, simili a mosse negate, su una scacchiera senza dramma. “Non c’è dramma” nel dichiarare la “negatività del presente”. Non c’è più drammaturgia. Ci sono solo un cumulo di mosse false e “soluzioni immaginarie…”. Come nel paradosso di un filosofo greco, mille chicchi di grano fanno un mucchio di grano. Togliete un chicco, poi un altro, poi un altro ancora… resterà un mucchio. Infine, un solo granello fa mucchio. O inversamente, come nella comica logica beckettiana, i giorni che scorrono sono simili ai chicchi di grano che si aggiungono ai chicchi, a uno a uno, e un giorno, all’improvviso, c’è il mucchio, l’impossibile Mucchio!
La compagnia Astràgali Teatro nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, per formare attori, per dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche. Riconosciuta dal 1985 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale d’innovazione, dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco ed è membro dell’Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures. Ha realizzato progetti artistici, spettacoli, attività in circa 30 paesi in tutto il mondo. Nel corso di questi anni numerosi spettacoli hanno trovato casa in molti luoghi si grande interesse culturale in Italia e all’estero, anche in siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco.