Venezia-Lecce 2-3. Sul ponte dei sospiri…ci va il Venezia
3 min readUna bella partita ; giocata mettendo in campo molta parte del patrimonio calcistico che entrambe le squadre possono vantare ; molte azioni di pregio, molti gol, tanto impegno e , cosa più importante, altra vittoria e altri tre punti in classifica. Dai blocchi di partenza scatta un Venezia pimpante, in intensa accelerazione, potenzialmente in grado di creare seri problemi a qualunque avversario. I primi minuti scorrono con il Lecce che si limita ad osservare con cautela e a contenere le iniziali sfuriate dei padroni di casa badando a non correre rischi più che ad insidiare la porta di Pomini. La partita è ancora lunga; ragionarci su non è male anche perchè quando la posta in palio è molto alta (oggi lo è) , può accadere di tutto. per esempio che Ceccaroni (10°) smorzi di testa, con dolcezza, una palla da lungo cross adagiandola proprio sui piedi di Pettinari il quale deve semplicemente decidere con quale piede infilarla in porta : sceglie il sinistro ed è GOL. Per i lagunari è una vera e propria frustata ed infatti ci danno dentro a testa bassa mentre i giallorossi lavorano con calma , giocando con la consapevolezza , o speranza , che prima o poi la generosa foga degli avversari possa prestare il fianco ad una seconda stilettata.
Alla mezzora il Venezia perde per infortunio il suo bomber Forte e lo sostituisce Bocalon. Ora apriamo una doverosa parentesi : Gallo non è più una sorpresa; è qualità, è intelligenza calcistica; sta aggiungendo continuamente sostanza al suo patrimonio di cursore esterno; non si limita soltanto a questo , ma si fa apprezzare per le iniziative di cambio campo quando le sue sciabolate raggiungono Maggio (sulla corsia opposta) o Pettinari. Apprezzabili anche i suoi inserimenti senza palla con i tempi giusti , non sbaglia quasi niente : è un valore aggiunto !
I minuti di recupero non giovano ai giallorossi : sull’ultimo calcio d’angolo , proprio a ridosso dell’intervallo , Lucioni interviene sulla palla spingendola alle spalle di Gabriel ; si va all’intervallo sull’ UNO a UNO. Si rientra in campo e Gabriel manda in onda uno dei suoi miracoli : è il terzo minuto quando si oppone a Bocalon che potrebbe , da non più di due metri ,superarlo e segnare la rete. Come si dice :”gol fallito, gol subìto” e quindi Majer edifica una parabola che offre a Coda il gol del DUE a UNO : colpo di testa perentorio !
Peccato che poco più avanti tentenni troppo alla ricerca del “GOLLAZZO” cercando di dribblare un paio di avversari pur trovandosi all’interno dell’area di rigore potendo quindi tirare rete; peccato anche che quella palla giunga a Pettinari che la svirgola fuori bersaglio. Poteva essere l’occasione per chiudere definitivamente (o quasi) la gara. Ricordate la storiella del gol mancato e poi subito ? Si concretizza ancora una volta : Maleh sfodera un imprendibile sinistro dalla media distanza : palla imprendibile per Gabriel e quindi è ancora pareggio. Esce Mancosu (oggi poco in palla) per far spazio ad Henderson. In campo si susseguono momenti di autentica frenesia calcistica ; si lotta su ogni pallone e continuano ad alternarsi buone e belle trame su un versante e sull’altro. Accade dunque , non per caso , che Pisacane si spinga in area avversaria e conquista un calcio di rigore che , come da copione, Coda trasforma nel definitivo vantaggio. Non vi è alcun dubbio che una partita così ricca di episodi di qualità e di gol , soddisfi i palati più esigenti; c’è dunque da essere soddisfatti per quanto le due squadre hanno fatto in campo; un pochino di più chi incamera i tre punti e fa sventolare la propria bandiera !